CORSO DI FORMAZIONE MISURE ANTROPOMETRICHE FITcompX
PREMESSA
Per l’attendibilità dei risultati forniti da FITcomp e’ fondamentale sia la corretta esecuzione delle misurazioni, sia l’impiego degli strumenti antropometrici professionali FITcomp: Plicometro in acciaio con comparatore di precisione (un giro completo del quadrante ogni due cm di spessore misurato, pressione costante a qualsiasi apertura pari a 10 gr/mm2, risoluzione 2 decimi di millimetro), Calibro osseo e metro antropometrico a nastro metallico piatto.
Nel caso si siano voluti utilizzare strumenti diversi da quelli originali FITcomp, lo si deve esplicitamente indicare nel campo Note dei dati di ingresso, specificando di che strumenti si tratta.
Fin dalle origini della plicometria vari autori hanno studiato e pubblicato diverse formule predittive popolazioni specifiche (atleti, giovani studenti, soggetti sedentari, ecc.), utilizzando diversi tipi di plicometri (Lange, Harpenden, ecc.), partendo da un numero variabile di pliche rilevate in diversi punti di repere. Gli algoritmi esclusivi di FITcompX sono stati concepiti e perfezionati nel corso degli anni partendo dai punti di repere indicati di seguito che, per l’accuratezza dei risultati, vanno rispettati. L’unica differenza nelle pliche di FITcompX 2021 rispetto le versioni precedenti riguarda la plica addominale (paraombelicale): prima era orizzontale, ora e’ preferibilmente verticale (più facile da rilevare). Si tratta in ogni caso di una plica non critica: poco significativa per la percentuale di grasso corporeo totale, molto significativa solo per il grasso sottocutaneo addominale localizzato.
l’Informazioni richiesta in Input sulla Ritenzione idrica e’ utile soprattutto nel caso di soggetti intossicati che intraprendono programmi di disintossicazione, ad esempio migliorando alimentazione e stile di vita, o con trattamenti di ipertermia a raggi infrarossi vicini.
Poiché il grasso sottocutaneo ha anche la funzione di deposito tossinico, i soggetti particolarmente intossicati tendono a trattenere acqua nel grasso sottocutaneo per diluire le sostanze estranee che possono essere state accumulate in esso che, una volta espulse, viene liberata.
Utilizzando il Plicometro, l’eventuale presenza o riduzione nella ritenzione idrica e’ evidente dal maggior o minor tempo necessario all’assestamento della lancetta per effettuare la lettura.
La riduzione della stato di intossicazione e conseguente riduzione della ritenzione idrica può tradursi in una riduzione del peso e delle circonferenze anche se non vi e’ stata riduzione ne nella quantità di grasso corporeo ne nella massa muscolare.
RILEVAZIONE DI PESO E ALTEZZA
MODALITÀ GENERALI: Per tutti gli algoritmi di FITcompX e’ importante che i valori di Età (data di nascita), Altezza e Peso corrispondano ai valori effettivi. L’importanza di questi valori non deve mai essere sottovalutata. Non fidarsi mai del peso e altezza dichiarati dal soggetto esaminato ma procedere sempre alla misurazione di questi valori direttamente, utilizzando sempre lo stesso altimetro e bilancia professionali, o indicando nelle Note se si sono utilizzate bilance diverse rispetto a quella utilizzata nella prima analisi .
RILEVAZIONE PLICHE CUTANEE
MODALITÀ GENERALI:
- Per l’accuratezza delle misurazioni è importante utilizzare un plicometro professionale FITcomp sia regolato per esercitare la corretta pressione tra i becchi sulla corretta superficie di pelle. Fin dalla prima versione concepita da Marchesi negli anni ’80, realizzata da Doriguzzi Metrica e distribuita da Marchesi Sistemi Informatici, da GIMA ed altri distributori anche con il marchio MEDIcomp, il plicometro professionale FITcomp prevede la possibilità di misurazione della pressione esercitata attraverso un dinamometro allegato, e la eventuale regolazione della tensione delle molle utilizzando una piccola chiave a brugola.
- Per rilevare le pliche cutanee afferrare saldamente pinzandola tra i polpastrelli del pollice ed indice della mano non dominante una plica cutanea sollevandola leggermente. In questo modo la cute ed il grasso sottocutaneo saranno sollevati e separati dai sottostanti piani muscolari.
- Allargare i becchi del plicometro, impugnato con la mano dominante, agendo sull’apposito grilletto, per rilasciarle trasversalmente sulla plica stessa, tenuta dalle dita, immediatamente al disotto (circa 1 centimetro) delle dita che la tengono sollevata, in modo da poterne misurare lo spessore.
- Rilasciare il grilletto per permettere al plicometro di esercitare sulla plica la pressione corretta a liberarla dall’eventuale acqua trattenuta dal grasso sottocutaneo. La lettura va effettuata quando la lancetta si è quasi assestata sullo stesso valore, quando la sua velocità di assestamento è inferiore ad un decimo di millimetro al secondo, in enere dopo pochi secondi dal rilascio. Non attendere troppo per non comprimere il grasso sottocutaneo della plica.
Nel caso di soggetti sedentari, può verificarsi una certa difficoltà nel sollevamento corretto delle pliche, a causa del fatto che il tessuto adiposo sottocutaneo può essere solidale con la fascia muscolare sottostante, vi aderisce cioè con una certa tenacia. In questo caso è bene far precedere la rilevazione plicometrica da alcune manovre di pinzettamento e rilasciamento in successione della plica stessa.
Nel caso di difficoltà di rilevamento di una o più misurazione, indicare nelle Note ogni variazione adottata rispetto alle misurazione corrette previste. Esempio : plica addominale troppo grande per essere misurata con il plicometro professionale in dotazione, rilevare la misura, anche se con minore precisione, utilizzando il calibro osseo e indicare nelle Note: plica addominale rilevata con calibro osseo.
PUNTI DI REPERE DELLE SINGOLE PLICHE
TRICIPITE : Plica verticale misurata lungo la linea mediotricipitale a metà strada tra l’olecrano (gomito) e l’apofisi coracoide (punta in alto esterna della spalla).
SCAPOLA : Plica obliqua a 45 gradi, in direzione da supero-mediale a infero-laterale, misurata subito al di sotto della punta della scapola.
TORACE : Plica obliqua a 45 gradi, sulla linea che va dalla piega ascellare al centro del capezzolo, misurata sopra il muscolo grande pettorale a circa 4/5 centimetri dalla piega ascellare.
ILIACA : Plica obliqua a 45 gradi, in direzione da supero-laterale a infero-mediale, misurata appena sopra alla spina iliaca anteriore (punto più elevato anteriore del bacino).
ADDOMINALE: Plica orizzontale misurata a circa 4/5 centimetri lateralmente alla cicatrice ombelicale.
COSCIA: Plica verticale misurata sulla linea mediana anteriore della coscia a metà distanza della rotula al margine superiore della spina iliaca anteriore.
CIRCONFERENZE
MODALITÀ GENERALI:
- Nella rilevazione della circonferenza del braccio il nastro antropometrico a nastro metallico piatto deve essere posizionato trasversalmente (nel senso della larghezza) rispetto all’asse longitudinale del braccio (dell’omero). Nella rilevazione delle circonferenze della coscia, il nastro deve essere posizionato trasversalmente sull’asse longitudinale della coscia (del femore). Il nastro deve inoltre essere tenuto a contatto della cute per tutta la sua estensione.
- Prestare attenzione a non esercitare mai, con il nastro, una pressione eccessiva sulla pelle perché, trattandosi di tessuti molli, la compressione puo’ tradursi in valori inferiori a quelli reali.
BRACCIO :
- Con le muscolatura dell’arto e della mano rilassate, far sollevare il braccio dominante lateralmente fino a raggiungere la linea parallela al pavimento, tenendo l’avambraccio in flessione di 90 gradi in avanti sul braccio stesso.
- Utilizzare il metro antropometrico a nastro metallico per identificare la circonferenza massima del braccio, solitamente a circa metà del braccio subito sotto l’inserzione omerale del muscolo deltoide. Attenzione: il muscolo deltoide non deve essere mai compreso nella misurazione della circonferenza del braccio.
VITA : Aprire il metro antropometrico a nastro metallico piatto a cerchio intorno all’esaminato, tenendolo parallelo al pavimento, per rilevare la circonferenza subito sotto l’ultima costa fluttuante.
FIANCHI: Aprire il metro antropometrico a nastro metallico piatto a cerchio intorno all’esaminato, tenendolo parallelo al pavimento rilevare la circonferenza massima all’altezza dei fianchi anche includendo i muscoli glutei.
COSCIA RADICE : Soggetto in piedi, con peso del corpo caricato sull’arto inferiore non dominante, rilevare la circonferenza sull’arto dominate in situazione di assoluto rilassamento muscolare di tutta la coscia. Posizionare il nastro metallico piatto trasversalmente (nel senso della larghezza) rispetto all’asse longitudinale della coscia (del femore). immediatamente sotto la piega glutea (radice della coscia).
COSCIA MEDIANA : Soggetto nella stessa posizione per la rilevazione della circonferenza della Coscia Radice, posizionare il nastro metallico piatto trasversalmente (nel senso della larghezza) rispetto all’asse longitudinale della coscia (del femore) all’altezza del ventre muscolare del quadricipite femorale (a circa metà strada tra la rotula e la spina iliaca antero-superiore), all’altezza del punto di rilevazione della plica della coscia, indicativamente a circa 4-5 cm di dalla circonferenza della Coscia Radice. Muscolatura della coscia sempre rilassata.
DIAMETRI OSSEI
MODALITÀ GENERALI:
- I becchi del calibro osseo professionale FITcomp vanno applicati distalmente rispetto all’asse longitudinale dell’osso considerato, quindi a livello delle epifisi distali. Utilizzare i polpastrelli delle dita per trovare il posizionamento corretto dei becchi sui capi ossei.
- Il segmento osseo misurato deve essere sempre esattamente trasversale rispetto all’asse osseo longitudinale.
- I becchi del calibro vanno avvicinati con una certa fermezza ai capi ossei, al fine di provocare volutamente lo schiacciamento dei tessuti molli sovrastanti ed un maggiore avvicinamento dei becchi trasverali del calibro ai capi ossei stessi.
- Per tutti i soggetti con età superiore ai 18 anni, la cui struttura ossea ha raggiunto maturazione nello sviluppo, la misurazione dell’Altezza e dei Diametri Ossei va effettuata solo alla prima analisi, per le analisi di verifica successive mantenere gli stessi valori della prima analisi.
- Le misurazioni dei diametri ossei vanno fatte sugli arti dominanti. Nel caso di traumi o fratture rilevare i diametri sull’arto sano, nel dubbio, misurare entrambi i diametri (arto destro e sinistro) e scegliere il valore inferiore. Scrivere nelle Note ogni variazione rispetto le misurazioni normali indicate,
POLSO : Soggetto con mano rilassata piegata verso il basso, con il calibro osseo misurare la distanza tra i processi stiloidei di radio ed ulna.
GOMITO : Braccio alzato con gomito flesso a circa 90 gradi, misurare con il calibro osseo la distanza tra gli epicondili omerali distali.
GINOCCHIO : Soggetto in piedi con le piante dei piedi a terra e la gamba dominante leggermente flessa, oppure da seduto con la gamba dominante flessa, misurare con il calibro osseo la distanza degli epicondili femorali distali.
CAVIGLIA : Soggetto in piedi, misurare con il calibro la distanza bimalleolare.